Buzzsprout Podcast Hosting: che ne Penso? Test

Se non sai cos’è Buzzsprout e sei in cerca di maggiori informazioni a riguardo, sei nel posto giusto.
Oggi vedremo questo software in maniera approfondita, cercando di capire nel dettaglio i pregi e i difetti, anche in funzione dei tipi di utilizzo possibili.
Al momento ci sono molte opzioni per l’hosting di podcast e sembra che si moltiplichino ogni giorno. Per questo abbiamo deciso di fare chiarezza su uno dei più discussi in assoluto.
Per la cronaca, Buzzsprout è un ottimo hosting per podcast. A mio parere il migliore in assoluto da molti punti di vista.
Un’ottima scelta per podcast di qualsiasi tipo. Se stai cercando un set di funzionalità solido, un design di prim’ordine, una buona facilità d’uso e un ottimo rapporto qualità-prezzo, Buzzsprout è la scelta top al giorno d’oggi.
Ma vediamolo più nello specifico!
Alcuni numeri sui podcast in Italia
Secondo un’indagine del 2020 del gruppo Nielsen sono 12,1 milioni gli utenti dei podcast in Italia, in crescita del 16% rispetto al 2019. Il 68% degli ascoltatori va dai 25 ai 34 anni.
Ancora più interessanti i numeri legati ai fatturati dei podcast a pagamento.
Il mercato del podcast advertising, secondo le stime di IAB, nel 2019 valeva 479 milioni mentre nel 2020 valeva 678,7 milioni di dollari (613,6 milioni di euro), ovvero è cresciuto del +41,7%.
In Italia il fenomeno è anche più in ritardo rispetto ad altri paesi come UK o USA, ed ha ancora moltissimo spazio per podcast di qualsiasi tipologia
Non solo, ma si prevede che la crescita proseguirà a doppia cifra almeno fino al 2025, per poi rallentare solamente intorno al 2030.
Al giorno d’oggi i mercati che crescono a doppia cifra tutti gli anni sono ben pochi. E non è un caso che il colosso Amazon, con Audible, stia investendo così tanto per acquistare moltissimi contenuti podcast anche dai publisher più piccoli.
Buzzsprout: come iniziare e configurare un podcast
La prima cosa da fare per qualsiasi podcast, è impostare il tuo “show”. Questo può significare partire da 0 e creare un podcast dalle fondamenta oppure in certi casi importare dei podcast già esistenti da un altro hosting a Buzzsprout.
In entrambi casi sarà molto facile, ma è bene avvalersi dell’aiuto di Buzzsprout, che è davvero reattivo e veloce.
Vediamo entrambi questi casi.

Creare un podcast da zero su Buzzsprout
Buzzsprout permette di creare un account gratuito. Quindi eccellente nel caso si voglia testare il software. Non è adatto per uno show dal vivo, poiché gli episodi scompaiono dopo 90 giorni, ma è perfetto per il momento prima di lanciare il tuo podcast.
Il processo di registrazione e configurazione è un gioco da ragazzi e Buzzsprout ha una guida alla configurazione passo-passo che semplifica il processo riducendolo in pochi minuti.

In primo luogo dovrai inserire i dettagli dei podcast che vorrai creare. Sarai accompagnato attraverso tutti i dettagli tipici della creazione di un podcast professionale, dall’ Apple Podcast, al titolo del podcast al tipo di podcast (inclusi, ad esempio, i tag seriali).
Successivamente, caricherai il tuo primo episodio e potrai vedere i dettagli di come è stato fatto nella sezione successiva.
Infine, Buzzsprout procederà con la distribuzione, assicurandoti di essere elencato in tutte le migliori directory di podcast italiane e del Mondo.
Ne parlerò in dettaglio nella sezione di distribuzione qui sotto. Basti dire che qui non c’è molta possibilità di confusione. Buzzsprout è famoso proprio per riuscire a dare visibilità ai podcast di ogni tipologia.
Trasferire un podcast su Buzzsprout
Questo è qualcosa che molti host fanno bene, dal momento che è una parte così importante della loro crescita, ma il processo di Buzzsprout è tra i più semplici.
Darai a Buzzsprout il tuo feed RSS esistente, quindi la piattaforma trasferirà rapidamente tutti i tuoi podcast esistenti. Cattura tutto, dai file audio ai dettagli dell’episodio, quindi non devi preoccuparti di nulla.
L’ultimo passo è reindirizzare il tuo feed RSS. A seconda di chi ospita i tuoi podcast si tratta di un procedimento che può differire leggermente. In ogni caso Buzzsprout garantisce supporto guidato da dei tecnici al trasferimento, quindi in caso di qualsiasi problema saremo seguiti.
Come pubblicare un episodio in Buzzsprout
Il procedimento di pubblicazione di un podcast tramite Buzzsprout è davvero semplice, e avviene letteralmente nella prima pagina del tuo account. Una volta effettuato l’accesso, premi “Carica un nuovo episodio” per iniziare a creare il tuo podcast.

Quindi, trascina il file audio nella casella di caricamento per inviare il file alla memoria di Buzzsprout. Buzzsprout, in alcuni casi, modifica il file per renderlo un formato standard e un bitrate.
Per alcuni di noi questo è un vantaggio- puoi caricare qualsiasi formato audio e lasciare che Buzzsprout si preoccupi di convertire il formato – ma per altri, questo aspetto non è apprezzato. Per questi ultimi Buzzsprout ha lasciato aperta la possibilità di lasciare il formato tale e quale, attivando un’opzione specifica nella sezione configurazione di upload.
Una volta caricato il podcast, inserisci i dettagli del tuo episodio. Buzzsprout ti chiederà:
- Titolo dell’episodio
- Descrizione dell’episodio
- Riepilogo episodio
- Eventuali ospiti partecipanti
- Grafica episodio
- tag
- Nr° stagione # e nr° episodio #
- Tipo di episodio – completo, trailer, bonus
- Eventuale valutazione
- Ora e data di pubblicazione
Nell’ultima opzione, puoi lasciare un episodio completato come bozza, pubblicarlo immediatamente o programmarlo per andare in diretta in qualsiasi momento in futuro.
E questo è tutto! Il tuo podcast ora è pronto per essere pubblicato e andare on air quando lo vorrai tu!
La conversione audio dei file in Buzzsprout
Come abbiamo visto in precedenza, Buzzsprout converte automaticamente gli audio caricati. Vediamo come funziona.
Quando carichi un file audio nel pacchetto standard, Buzzsprout lo converte automaticamente in un mono mp3 a 96kbps. Ai vecchi tempi, questo sarebbe stato un sacrilegio! Una domanda standard all’inizio del 2010 era: “Oi, host! Modifichi il mio file? Faresti meglio a non farlo….”
Per alcuni podcast, è ancora tabù cambiare il file, e comprensibilmente. Se conosci la produzione audio, hai impostato il tuo file con le impostazioni esatte che ritieni siano più adatte allo spettacolo e all’esperienza uditiva. Questo è un equilibrio tra dimensioni del file e qualità audio e dipende molto dal materiale sorgente, dall’uso della musica e da numerosi altri aspetti.
Se sei un esperto di audio, non hai bisogno che te lo dica. In questi casi Buzzsprout propone un upgrade da 6$ al mese, che consentono di caricare file 192k stereo. È sufficiente per qualsiasi tipo di produzione, fino agli audio full-pro.
In generale, il 96kbps è considerato troppo basso quando si mescola molta musica con voce di alta qualità. Altrimenti, una voce narrante, può essere mantenuta tranquillamente a 96k.
Ma perché questo è un vantaggio per alcuni? Perché la stragrande maggioranza dei podcast vanno bene nel formato audio convertito da Buzzsprout.
E, anzi, Buzzsprout tende a “pulire” e uniformare il suono, in modo che tutti gli episodi con lo stesso formato siano simili tra loro.
Una delle domande più frequenti per chi carica podcast è legata a quale bitrate usare. La risposta è che non importa!
Puoi caricare qualunque traccia che si senta dignitosamente su Buzzsprout e loro lo convertiranno in un buon formato standard e aggiungeranno i tuoi tag id3 per te.
Sì, ciò significa anche che puoi caricare i file sorgente direttamente dal tuo registratore Zoom, dal tuo smartphone, dalla tua registrazione su Skype e quant’altro. Non è necessario modificare, convertire, basta caricare. Per molti, questo è un grande vantaggio.
La promozione e l’engagement su Buzzsprout
Buzzsprout include degli eccellenti strumenti che possono aiutare a promuovere e coinvolgere gli ascoltatori.
In realtà, insieme alla semplicità di utilizzo, questi strumenti rendono Buzzsprout probabilmente il migliore software per creare podcast in assoluto.
Video Soundbites
Innanzitutto, troviamo la funzione chiamata soundbite, che consente di creare un piccolo “trailer” basato su una traccia audio o video a tua scelta.
È uno strumento utilizzatissimo sui social, che si realizza in maniera molto semplice grazie a strumenti quali Headliner o Waave. Questo è un bonus gratuito non indifferente compreso nel pacchetto di Buzzsprout.
Questo strumento è davvero facile da usare, necessita solo di scegliere un orario di inizio per la clip. Una volta scelto quello e scelta l’anteprima, Buzzsprout fa il resto.
Tag dei capitoli
I tag dei capitoli stanno diventando sempre più comuni nel Podcasting e sono un eccellente strumento per arricchire e organizzare i podcast.
Non tutti gli hosting per podcast consentono di crearli, ma Buzzsprout per fortuna ha implementato questa funzione.
In generale, ogni volta che aumenti la precisione con cui sono organizzati i podcast (per esempio anche per capitoli) aumenti la possibilità che gli ascoltatori restino più a lungo.
Questi tag dei capitoli permettono di affrontare anche i podcast lunghi permettendo di riprendere da un determinato capitolo, proprio come se fosse un segnalibro di un libro.
Ancora più importante, incoraggiano ad ascoltare l’intero podcast, perché l’ascoltatore capirà cosa sta succedendo e quando sta succedendo con maggiore ordine mentale.
Invece di essere “al buio”, chiedendosi quando il podcast parlerà di un certo argomento, l’ascoltatore può dare un occhio ai capitoli per avere già una panoramica di ciò che lo aspetta. In più i capitoli danno una chiara suddivisione anche della durata.
Altre caratteristiche di Buzzsprout
Alcune altre cose degne di nota.
In primo luogo, Buzzsporut include strumenti di condivisione per tutte le piattaforme standard di social media, nonché semplici modi per inviare e-mail o copiare i tuoi podcast dove vorrai.
Inoltre, Buzzsprout offre anche un servizio di trascrizione automatico. Questo è un costo extra e non sono sempre le trascrizioni in automatico verranno perfettamente, dunque andranno corrette manualmente. Tuttavia, se usato bene, può essere uno strumento utile da conoscere e utilizzare.
Infine, Buzzsprout ti consente di creare account per tutti i membri del team che desideri. Questo è molto utile se hai un paio di co-presentatori o un editore che carica il tuo show. Potrai dare a tutti l’accesso e non dovrai fare tutto da solo!
Statistiche di podcasting
Nessuna recensione di Buzzsprout, o recensione di hosting di podcast in generale, sarebbe completa senza parlare dei numeri che fingono di non interessare a tutti … le statistiche di ascolto!

Le statistiche sono piuttosto standard su questo tipo di software, su tutta la linea, quindi non è qualcosa che differenzia la maggior parte delle piattaforme. In ogni caso è bene sapere che le statistiche di Buzzsprout includono tutto ciò che devi sapere sui tuoi podcast.
Se devo scegliere fra le caratteristiche più interessanti, sicuramente il design è un punto di forza, tanto per cominciare. Come con il resto della dashboard di Buzzsprout, le statistiche sembrano semplicemente perfette per la comprensione immediata.
Ben strutturato, ben presentato e super chiaro. Troveremo anche i 5 episodi più recenti in alto, mentre gli episodi più popolari in basso.
Naturalmente saranno presenti anche le riproduzioni totali dall’inizio, in modo da mostrare graficamente l’andamento e la crescita delle riproduzioni nel tempo.
Altra caratteristica interessante, che non propone solo Buzzsprout, ma sicuramente curiosa, è la statistica legata al numero di ascoltatori. Questo è un numero costruito sulla base degli episodi recenti, che dà una stima degli iscritti totali al tuo canale podcast.
Si basa sugli ascolti per episodio degli ultimi 90 giorni ed è un buon termometro per avere sempre sott’occhio il numero dei nostri “follower” valutandone costantemente la crescita.
Ricordo che Buzzsprout mostra anche dispositivi utilizzati e posizioni degli ascoltatori, così da avere un’idea precisa di come e dove le persone ti stanno ascoltando.
Distribuzione
Buzzsprout ha una sezione di “distribuzione”, elencata come Directories.
In questa sezione sarà possibile fare l’inserimento manuale del podcast nei principali motori di podcasting audio. Quelli che lavorano con Buzzsprout sono diversi, ma i principali sono:
- Apple Podcasts / iTunes
- Google Podcasts
- Spotify
In pratica sarà possibile inviare i podcast nelle directory delle piattaforme, semplicemente con un click.

Sebbene le istruzioni siano ottime, devi comunque eseguire tu stesso la procedura di invio. Alcune piattaforme stanno iniziando a essere in grado di prendere automaticamente i nuovi podcast per te, il che consente di risparmiare un po’ di lavoro. Tuttavia, fino a nostra “autorizzazione” l’upload dei podcast nelle varie piattaforme sarà un procedimento da fare in manuale.
Prezzi e pacchetti
Quanto costa Buzzsprout?
Buzzsprout rende le cose piuttosto semplici, optando per un prezzo il cui costo si basa sulla durata dei podcast che carichiamo ogni mese. I piani comprendono:
- Gratis – 2 ore di upload audio al mese, ma podcast eliminati dopo 90 giorni
- $ 12 al mese – 3 ore di audio al mese
- $ 18 al mese – 6 ore di audio al mese
- $ 24 al mese – 12 ore di audio al mese
Quindi, se sai quanto saranno i podcast che caricherai in un mese, è abbastanza facile capire quanto ti costerà.
Per esempio, se crei dei podcast ogni settimana da 45 minuti, ti basterà il pacchetto base, ma se avrai dei podcast più lunghi, o caricherai più spesso, dovrai passare a un pacchetto superiore.
Infine ricordo che Buzzsprout ha un limite di larghezza di banda di 250 GB…che significa?
Prendendo una media ragionevole, significa ottenere più di 20.000 download per episodio. E, secondo il team Buzzsprout, non include i loro download di CDN, quindi in realtà è un po’ più alto, anche di 20k download in realtà.
In ogni caso, se ti avvicini anche al loro limite di 250 GB, sarai già abbastanza felice per poterti permettere di salire al loro piano professionale a $ 49 al mese!
Buzzsprout upsell
Gli upsell di Buzzsprout sono:
- + $ 6 al mese – audio di alta qualità (192k stereo)
- + 0,10$ al minuto per la trascrizione audio-scritta
Conclusioni: Buzzsprout è il Top?
Buzzsprout si rivolge ai podcaster che vogliono cose semplici, veloci e fluide. È per colui che ha bisogno di un hosting non troppo costoso, che gli permetta di fare semplicemente il proprio lavoro, senza pensieri e concentrandosi sui contenuti.
- Innanzitutto, il design non è secondo a nessuno. Buzzsprout ha una delle dashboard di podcasting più belle e facili da usare in assoluto.
- Successivamente, il set di funzionalità è davvero solido. Non è lussuoso, ma ha tutto il necessario per organizzare un buono spettacolo, senza perdite di tempo.
- Infine, il prezzo: è facile da capire e offre un ottimo rapporto qualità-prezzo. Se sai che i tuoi podcast saranno da meno di 45 minuti a settimana, saprai già che pagherai solo $ 12 al mese. C’è un limite di larghezza di banda, ma è enorme.
Se lo colpisci, sarai in grado di guadagnare davvero anche cifre importanti con i tuoi podcast. - L’unico dilemma: la conversione di file. Per la maggior parte di noi, questo è un vantaggio. Puoi caricare qualsiasi tipo di audio e Buzzsprout lo trasformerà per te.
Per altri, non sarà apprezzato, e in quel caso potrebbero essere costretti ad aggiungere i 6$ mensili per la qualità da 192k stereo. Ma da consigliare solo se trattiamo di musiche molto complesse.
Buzzsprout è una piattaforma semplice e veloce da configurare e facile su cui lavorare, ma ha anche un potente set di funzionalità adatto a quasi tutti i podcaster.
Buzzsprout non è a caso una delle piattaforme di podcasting più famose al Mondo, con pochi altri competitor capaci di proporre un rapporto qualità prezzo così elevato.
Uno dei pochi che forse mi piace di più è Transistor, (che però costa di più) ne abbiamo parlato nell’analisi dei migliori podcast hosting.
Senza alcun dubbio, in ogni caso, Buzsprout resta una scelta ad oggi eccellente.
Un saluto!